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Monday, August 31, 2009

La tuta secondo Katy Perry



Ok, Katy Perry ha dichiaratamente e perennemente uno stile un po’ caricaturale nel vestire, quindi non dovremmo stupirci di niente. Ma non possiamo evitare di rabbrividire nel vedere come la cantante interpreta un capo must di stagione come la tuta, o jumpsuit che vogliate chiamarla. Dimenticate gli ottimi esempi di Blake Lively.La simpatica Katy Perry [...]

Taylor Momsen veste a scacchi



La giovane attrice Taylor Momsen sembra determinata a guadagnarsi il titolo di fashion icon e ad ogni uscita pubblica non fa che mettere in mostra la sua voglia di farsi notare a tutti i costi. Peccato però che non sempre le sue scelte di stile incontrino i gusti del grande pubblico, come in questo caso. [...]

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Quando cestiniamo un file, in realtà, non lo abbiamo affatto cancellato. Infatti utilizzando delle apposite applicazioni quei dati potrebbero essere tranquillamente recuperati, dato che restano comunq ...

chiamiamolo volto...




Leggiamo su Corriere.it che Maria Lopez (o Cote Lopez, o Maria Jose Lopez o Maria Jimenez) sarà il "nuovo volto" di Controcampo, trasmissione sportiva di punta di Mediaset.
Maria Lopez, moglie del calciatore Luis Jimenez (ex Inter, giocherà in Inghilterra nel
…


Bella bella bella..bella m***a.



I Fantastici 4 e Silver Surfer
Io sono stupido.
No, perchè lo sapevo.
Sapevo che sarei andato incontro ad una cagata colossale (i tempi verbali potrebbero non essere del tutto corretti ndr). Eppure, come ogni infante che si rispetti, ho sbrodolato pur di vedere questo film, tipo pestando i piedi a pugni chiusi piagnucolando e saltellando poi come un coniglio quando me l'hanno accordato. Io non mi capisco, non so perchè sono così idiota, non sono nemmeno biondo. Sarà la genetica, boh. Il primo film è stato orrendo, e all'epoca mi sono ripromesso di non cedere mai più alle lusinghe di un trailer ingannevole. Eppure, mi bastano il THX, qualche effettaccio digitale, Chris Evans e Jessica Alba per farmi andare in botta. E' un pò come quando vai al ristorante cinese: tu sai che quando uscirai dal ristorante ti maledirai per non essertene stato a casa a mangiare un piatto di spaghetti al pomodoro.. e ti giuri, solennemente giuri, che MAI PIU' ingoierai di nuovo quelle schifezze. Poi passano 12 ore, e saresti di nuovo pronto ad ingollare una quantità di ravioli al vapore da sfamare Bejing e provincia. E' così, Filo non imparerà mai dai suoi errori.
Tornando all'oggetto del post, il film è davvero orribile. Ma orrido proprio. Certo, non che io mi aspettassi di vedere Michelangelo Antonioni, cioè, ero preparato psicologicamente alla vaccata. Ma non di queste proporzioni. Il fatto è che io amo i film blockbuster, quelli che ti ammaliano, che ti bombardano di suoni, immagini e stimoli visivi da farti venire l'epilessia e la schiuma alla bocca dopo tre minuti di proiezione. Non ho certo un approccio snob al film, e anzi, non trovo ci sia alcuna differenza di valore tra uno Spiderman e un film indipendente. Se è bello, rimane bello in ogni caso.
Ma FF: The rise of the Silver Surfer mette seriamente alla prova lo spettatore. Anche dal punto di vista spettacolare, che è l'unico che mi interessava davvero, il film manca di qualsiasi qualità. Gli effetti speciali sono osceni, soprattutto lasciano allibiti quelli che riguardano Mr.Fantastic (che ha però il miglior nome da supereroe ever): secondo me l'hanno fatto con un Amiga. Quando si allunga e si mette a ballare alla festa d'addio al celibato mi è caduta la mascella.. cioè, non posso credere che non siano riusciti a fare di meglio, considerato a che punto siamo arrivati con queste tecnologie. Oltretutto chi lo interpreta, Ioan Gruffudd, è irritante sia come attore che come personaggio. Bello invece Silver Surfer, che ha una resa splendida, soprattutto quando abbandona la tavola da surf e perde la sua luccicanza: non è un caso che i momenti "più riusciti" (questa è un'iperbole) siano quelli che lo vedono in scena. Visivamente parlando, lascia anche stupito tutto il "particolare" lavoro di make up fatto su Jessica Alba: io questa ragazza l'adoro, la trovo assolutamente adorabile e di una bellezza folle, ma la sua Sue Storm è risibile. E' una bambola, truccata con l'aerografo, toupè fintissimo biondo, lenti a contatto blu oceano di un fasullo plateale.. irriconoscibile e totalmente finta. Ma perchè!? Le scene d'azione sono pochissime e noiose, senza spessore nè "meraviglia": unica visual interessante l'apparizione di Galacticus che tenta di divorare il Pianeta Terra (sì, lo spessore è questo), il resto è penoso.
Io non ho mai seguito i Fantastici 4, e non so niente del loro universo fumettistico: a quanto pare sono i supereroi meno problematici e più a misura di famiglia, e di bambino. Ok, fin qui te la do anche buona. Ma il film esagera notevolmente questa sua destinazione precisa: il target di riferimento sotto i 13 anni è di fatto l'UNICO pubblico a cui si rivolgono. I bambini impazziranno a vedere sta cosa, ma chiunque abbia raggiunto non dico una certa sofisticatezza cinematografica, ma almeno una certa pseudo maturità intellettuale, soffrirà le pene di un caimano trasformato in Spy Bag di Fendi. Anche la sceneggiatura ricicla vecchie battute e una bidimensionalità eccessiva, con dialoghi telefonati e una struttura del racconto basilare, senza prender rischi nè osare qualcosa di "altro". Penso non sia nemmeno il caso di parlare dei buchi dello script e dell'insensatezza di alcuni passaggi (cioè, in un film dove c'è uno che dicendo "fiamma!" piglia fuoco, non ha molto senso parlare di "mancanza di coerenza e verosimiglianza"..).
Insomma, se avete un nipote/fratello in vacanza dalle scuole elementari che sia idiota, rompipalle e geek portatecelo, perchè si divertirà un mondo: questo film ha un QI compatibile con il suo. Altrimenti evitatelo come la lebbra. Anche Chris Evans mezzo nudo in fondo non vale il prezzo del biglietto (basta googlare, che è pure gratis). E Jessica Alba si veste come un'educanda. Una noia, insomma.
Ma è altrettanto chiaro come il sole che questo film farà bazillions di dollari al box office.
Perchè il mondo è pieno di idioti come me.
E


FOREVER '80s



Un giorno forse dovrei ufficialmente presentarvi mia mamma.
Un crogiulo di stronzate concentrato in una figurina rimasta negli anni '80.
Come neanche Pollon, Pollon Combinaguai, questa donna, che chiameremo Medea per dovere di privacy, ne combina una al giorno e anche di più! Quanta simpatia in casa Filo!
In un Contest di qualche mese fa avevo menzionato il simpatico aneddoto che voleva la mia genitrice al rave del MonzaRock Festival circondata da punkabbestia, mentre il sottoscritto stava lacrimando sangue in vista dell'orale della maturità il giorno seguente! Avrei commesso un crimine atroce con estrema nonchalance.
Ma quello che in assoluto Medea non riesce a fare è la cosa che ogni donnina dovrebbe essere in gardo di svolgere da tempo immemore (concedetemi un pò di sano maschilismo retrogrado!): la spesa.
No, lei no.
Ormai leggendario nel mio gruppo di amici è il frigorifero vuoto con dentro una mela marcia, un tubetto di maionese aperto e scaduto e una zanzara defunta sul primo scaffale. Epico.
Tutto ciò è confluito in una regola fondamentale divenuta legge: mai chiedere a mia madre di fare la spesa. Potenzialmente potrebbe portare a casa (in ordine sparso): Pringles, caviale, pan di zenzero, lievito, 1 sprite, 1 bottiglia di acqua, 2 mele, 1 scatoletta di tonno e un set di cucchiaini di plastica, pensando in questo modo di risolvere le necessità familiari di almeno 4/5 giorni.
Ma siccome la famiglia Addams ci fa una pippa, io in questi giorni sono riuscito ad ammalarmi: febbre, mal di gola, labbra screpolate. Praticamente ho preso il raffreddore ad agosto. Geniale.
Tutto ciò ha portato a commettere un errore, anzi L'errore, inciampare in un tranello di antica fattura: "mamma, mi compri un burrocacao? Il Labello semplice! Grazie".
 
Risultato:
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Adesso le cose sono due:
o mi do un filo di eyeliner e mi cotono i capelli e rimetto in piedi gli Spandau Ballet
 
oppure ho trovato un modo nuovo per guadagnare qualche soldo extra. 
 
PS: la Santa Donna ha avuto il coraggio di giustificarsi in questo modo: "Ma io non sapevo che la papaya fosse rossa!"
Che Dio mi salvi. Un burrocacao alla papaya..
 CITAZIONE DEL GIORNO
"Senza di te le emozioni di oggi sarebbero la pelle morta delle emozioni passate"
(Le fabuleux destin d'Amelie Poulin - Hyppolito)


Valhalla Rising, trailer



Valhalla Rising

A Venezia 66 verrà proiettato fuori concorso Valhalla Rising, il film diretto dal danese Nicolas Winding Refn, che narra la storia di un guerriero muto con una forza sovrumana in fuga dai cacciatori di teste vichinghi insieme al suo amico Are.

Dopo il salto potete vedere il trailer del film, molto violento e realistico.



Sunday, August 30, 2009

Fiori d’arancio per Luca Argentero e Myriam Catania



Nozze blindatissime quelle tra Luca Argentero e Myriam Catania. L’attore dopo 4 anni d’amore ha deciso di portare all’altare la sua collega conosciuta proprio sul set della fiction “Carabinieri”.Location delle solenni promesse è stata l’Abbazia di Spineto, a Sorteano in provincia di Siena, dove i due Sabato 25 Luglio scortati da ben 15 body guard, [...]

Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta, colonna sonora



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Nel 1980 il regista Steven Spielberg propone il soggetto de I predatori dell’arca perduta a John Williams, che all’epoca era il suo compositore feticcio nonchè l’autore di temi musicali divenuti cult come Lo squalo, Star Wars e Superman,

Per I predatori di Spielberg, Williams come nei citati Superman e Star Wars utilizza una marcetta che negli anni  è divenuta icona musicale e cinematografica, nonchè emblema di uno stile avventuroso e di un personaggio che hanno segnato un’epoca.

51uixn0-nnl_ss500_TRACK LISTINGS:

1-In the jungle

2-The idol temple

3-Escape from the temple

4-Flight from Perù

5-Washington’s theme/Indy’s home

6-A thought for Marion/to Nepal

7-The medallion

8-Flight to Cairo

9-The basket game

10-Bad dates

11-The map room: dawn

12-Reunion in the tent/Searching for the well

13-The well of the souls

14-Indy rides the statue

15-The fist fight/The flying wing

16-Desert chase

17-Marion’s theme/The crate

18-The german sub

19-Ride to the nazi hideout

20-Indy follows the Ark

21-The miracle of the Ark

22-Washington ending/Raiders march



Osserva attentamente



The Prestige
La bellezza del film di Nolan sta tutta nella sua sincerità, nella nitidezza della sua rappresentazione.
Come per ogni grande illusione che si rispetti, non ci dev'essere vero inganno, ma il trucco viene anzi svelato allo spettatore fin dall'inizio in maniera esplicita: nella prima frase del film (nonchè nella tagline del poster) ci viene detto come risolvere il mistero, ci viene data la chiave per aprire l'enigma: guardare con attenzione. Tutto qui. E scoperta questa regola base, abbiamo le carte, abbiamo i tarocchi per arrivare fino alla fine.
The Prestige è un labirinto in cui perdersi è allo stesso tempo pericoloso, facile e bellissimo.
Al suo quarto film di successo, Christopher Nolan si conferma uno dei registi più interessanti della nuova generazione, e una delle menti più brillanti e acute che il cinema contemporaneo abbia in scuderia. La sua produzione è ancora limitata, ma già presenta chiaramente un filo rosso che attraversa ogni sua pellicola, in cui l'universale tema della Rivelazione assume connotati e strutture diverse e contemporaneamente affini. Se in Memento la Rivelazione era quella della memoria e del passato, in Insomnia è quella della verità e della follia, se in Batman Begins è quella della nascita e della giustizia, in The Prestige la Rivelazione è quella della natura e dell'ossessione. E Christopher Nolan, assieme al direttore della fotografia Wally Pfister, diventa l'unico vero responsabile di un gioiello di rara precisione, dove la perfezione della messa in scena diventa davvero il frutto di una mente geniale.
Non ho mai considerato l'originalità di una storia il vero punto di forza di un film. Per me una trama "nuova" e "originale" non è un fattore che mi fa amare di più una pellicola: del resto molti film che io considero tra i più belli degli ultimi tempi (da Moulin Rouge! a Lontano dal Paradiso per citare due esempi) non brillano certo per una trama nuova o sensazionale. Insomma, in un'epoca come questa, in cui stupirsi guardando un film è diventato qualcosa di accessorio e accidentale, trovarsi di fronte a The Prestige è davvero come respirare aria pulita. Credetemi quando vi dico che non vedrete per lungo tempo uno spettacolo più fresco ed originale di questo. E soprattutto, è stupefacente come riesca a rendere moderno, avvincente e sensazionale un tema così vetusto e antico come quello della magia: ero pronto ad annoiarmi davanti ai maghi (che non ho mai amato), e adesso invece vorrei far parte di loro. Quello che La Maledizione della prima luna ha fatto per la "categoria pirati", The Prestige, potete metterci la mano sul fuoco, farà per i maghi. La magia tornerà alla grandissima, parola di Filo.
Ma questo film appartiene a Christian Bale: quest'uomo ti fa cadere la mandibola a terra. E' in stato di grazia. Mi aveva già fatto impazzire per il ruolo cardine della sua carriera in American Psycho, ma in questa pellicola è di tale potenza e convinzione che mi chiedo se non faccia davvero il prestigiatore a tempo perso. Pregnante, severo, composto, esplosivo ed implosivo, Bale è di rara efficacia, e prego davvero qualsiasi divinità di Hollywood per farlo rimanere per sempre una "quasi star", e di tenerlo fuori dai meccanismi occulti del consumismo spettacolare. Controparte, e rivale sullo schermo di Bale, Hugh Jackman, oltre a degli addominali da incorniciare, mostra quello che effettivamente è: ovvero uno degli attori più affidabili e professionali sul mercato. Se Bale ha il guizzo, ha i picchi e l'instabilità dell'attore geniale, Jackman ha invece la perfetta commistione di talento, generosità e professionalità. Ottima la chimica tra loro due, e notevole la dinamica che si crea tra i personaggi e le rispettive personalità, la capacità di giocarsi le simpatie del pubblico, di passarsi il favore dello spettatore e continuamente di stupire e coinvolgere e rendere attiva l'audience. Comprimari perfetti: Michael Caine è come sempre favoloso, e sono arrivato alla conclusione che la recentissima antipatia che circonda Scarlett Johansson è solo semplice e mera invidia: questa ragazza non è solamente di una bellezza fuori dal comune, ma non sbaglia un colpo, ha una duttilità e una precisione nell'interpretazione che lascia stupefatti e riesce a beccare costantemente i progetti più cool e interessanti del momento. Chapeu. 
Senza Christopher Nolan, dunque, il film sarebbe nulla. Ma almeno un 30% del merito va all'apparatp tecnico: un lavoro terrificante. La fotografia del già citato Wally Pfister (nomination all'Oscar per Batman Begins) è stupefacente, e in maniera maniacale riflette l'ossessivo amore del regista per il dettaglio, la cura del particolare, dell'effetto, della composizione dell'immagine. Modernissima nella struttura dell'immagine, la palette coloristica utilizzata è di un'ampiezza e di un nitore che non ha uguale in quest'anno cinematografico. Formidabile. Un altro applauso va alle scenografie e a tutto il production design: la Londra ottocentesca è seconda solo alla Parigi di Profumo, e ogni fotogramma trasuda una precisione e una cura ammirevole.
Un aspetto particolarmente problematico è quello del montaggio: come in ogni film di Nolan, l'editing rappresenta proprio la modalità di narrazione scelta dal regista (un pò a la Inarritu). Qui prendere o lasciare: per la prima ora di film, capirete molto poco e dovrete ciecamente fidarvi dell'autore. Ogni pezzo del puzzle troverà la sua sede naturale a fine corsa, e tutto sarà chiaro e lindo (e sconvolgente), ma per la prima parte dovrete faticare, ragazzi miei. La sceneggiatura risente di questa narrazione spezzettata: ed è forse il punto meno forte della pellicola (compreso un monologo finale piuttosto cheesy).
 
Per concludere (quanto c***o ho scritto!), The Prestige è una pellicola tesa, intensissima, quasi violenta nella sua precisione: un film che fondamentalmente è un grande inno allo spettacolo, al cinema, e all'ossessione della comunicazione. Ma soprattutto uno dei film esteticamente più belli, pregnanti e soddisfacenti dell'anno.
 
B+


Weekend al cinema: I Love You, Man, Il messaggero, Il mistero della pietra magica, S. Darko, Sogno il Mondo il Venerdì



Il messaggero

Questa settimana escono al cinema addirittura cinque film: un horror Il messaggero, tratto da una storia vera; una commedia con Paul Rudd, I love you, Man; un drammatico italiano, Sogno il mondo il Venerdì; e due fantastici, Il mistero della pietra magica, diretto da Robert Rodriguez, ideale per tutta la famiglia e S. Darko, che negli States è uscito direttamente in DVD.

Se siete curiosi di conoscere le trame e i protagonisti delle nuove uscite, continuate a leggere.

I Love You, Man (commedia, diretta da John Hamburg, con Paul Rudd, Jason Segel, Jon Favreau, Carla Gallo, Jaime Pressly, Andy Samberg, Lou Ferrigno, Thomas Lennon, Joe Lo Truglio): Peter sta per sposare Zooey. Appena i preparativi del matrimonio cominciano, l’uomo si rende conto di non avere amici da invitare alla celebrazione e nemmeno lo straccio di un testimone, così decide di trovare qualcuno. Il prescelto è Sydney un ragazzo stravagante che mette in crisi il suo rapporto di coppia. Chi sceglierà Peter fra il suo nuovo amico e la sua futura sposa?

Il messaggero (horror, diretto da Peter Cornwell, con Virginia Madsen, Sophi Knight, Ty Wood, Elias Koteas, Amanda Crew, Kyle Gallner, Martin Donovan, D.W. Brown, Sarah Constible, John B. Lowe): una famiglia è costretta a trasferirsi in una nuova città per permettere ad uno dei suoi componenti (uno dei figli) di sottoporsi alla chemioterapia. La casa, nelle vicinanze della clinica, però, è infestata da presenze che non vogliono condividere quel luogo con i nuovi inquilini.

Il mistero della pietra magica (fantastico, diretto da Robert Rodriguez, con William H. Macy, Kat Dennings, Jimmy Bennett, Leslie Mann, Jon Cryer, Jonathan Breck, Leo Howard, James Spader, Devon Gearhart, Rebel Rodriguez): Toe è un ragazzino di undici anni senza amici. Un giorno una strana pietra caduta dal cielo lo colpisce in testa e gli dà l’opportunità di esaudire i suoi desideri.

S. Darko (fantastico/thriller, diretto da Chris Fisher con Daveigh Chase, Briana Evigan, James Lafferty, Ed Westwick, Elizabeth Berkley, Walter Platz, John Hawkes, Kristina Malota, Jackson Rathbone): Samantha Darko, sorella di Donnie, a sette anni di distanza, inizia ad avere le stesse visioni del fratello, compreso quella del coniglio Frank che le preannuncia la fine del mondo.

Sogno il Mondo il Venerdì (drammatico, diretto da Pasquale Marrazzo, con Anis Gharbi, Giovanni Brignola, Laura Ferrari, Elena Callegari, Domenico Balsamo, Simone “Valentina” Mancini, Corinna Agustoni, Sebastiano Filocamo): l film narra le storie di due arabi che sono costretti a fare una rapina, di un ragazzo che lavora in banca e ha problemi con il gioco d’azzardo e di una donna con problemi di alcolismo.



Saturday, August 29, 2009

Redtube batte Youporn?




Nell'aspra battaglia in atto tra i siti di "pornsharing" sono due gli avversari che si contendono il podio a suon di milionate di click: youporn e redtube

La seconda notte di nozze, recensione



1423_big []Siamo in Italia, è appena terminata la seconda guerra mondiale, il paese cerca di ricomporre i cocci di un democrazia a lungo agognata, e di ricucire dissidi all’apparenza insanabili tra le macerie di un paese con ancora tanta voglia di ricominciare a vivere.

E’ in questo contesto che assistiamo alla partenza forzata della vedova Liliana (Katia Ricciarelli), costretta a lasciare la sua amata Bologna a causa di grossi problemi economici, cosi il figlio Nino (Neri Marcorè) la convince a trasferirsi in Puglia dove risiede un loro parente.

L’arrivo della bella vedova nella masseria di famiglia creerà qualche problema agli occupanti, tra questi il cognato di Liliana, il timido e fragile Giordano (Antonio Albanese), da sempre innamorato di lei e alle due zie di quest’ultimo, Suntina (Angela Luce)  ed Eugenia (Marisa Merlini), che hanno nutrito sempre ostilità  nei confronti della famiglia di Liliana e che le daranno parecchio filo da torcere.

Pupi avati ci ha da sempre abituati ai suoi personaggi da amarcord, a storie che hanno radici e suggestioni nell’infanzia e adolescenza del regista, ad un cinema molto intimo che nasce da un gusto personale per i ritratti malinconici e burleschi che da sempre ci regala la vita vissuta.

Stavolta il classico ritratto di famiglia funziona a dovere e viene nobilitato da una serie di caretterizzazioni e da un’accortezza per i personaggi, in altri film meno presente, e che rende La seconda notte di nozze un film decisamente superiore agli ultimi lavori del regista emiliano.

La cornice temporale in cui si muovono i protagonisti, i cui caratteri sono lo specchio di un Italia in ginocchio,ma dallo sguardo ancora vitale, riescono bene a trasmetterci non solo le atmosfere dell’epoca, ma le suggestioni familiari e la percezione di una generazione ormai irrimediabilmente perdute.

Un doveroso plauso all’esordiente Katia Ricciarelli, che tiene testa ad un inedito Marcorè particolarmente mellifluo ed efficace, e ad un Albanese al contempo molto contenuto ed emotivamente vitale, che riesce a tratteggiare con dovizia espressiva un personaggio intrigante e dalla grande ricchezza interiore.



Scarlett la vendicatrice




Anche la morbida Scarlett Johansson la scorsa settimana è stata alla Comic-Con 2009 di San Diego e dentro questi abiti di Dolce & Gabbana e con i piedi in un paio di scarpe Christian Louboutin, non ha parlato solo di Iron…


Arrestato il figlio di Michael Douglas



cameron douglas.jpg
Secondo il sito web TMZ il figlio di Michael Douglas, l’attore Cameron Douglas, è stato arrestato nella città di New York per possesso di metanfetamine con l'intento di spacciarle. Non è la prima volta che Cameron è nei guai per la…

Teen Choice Awards 2009, i vincitori




Ieri la Fox ha trasmesso i Teen Choice Awards 2009, i premi dell'entertainment assegnati dai giovani statunitensi e canadesi.
Sarete sicuramente curiosi di scoprire se hanno vinto i soliti come Twilight, Gossip Girl e Hannah Montana, ma cominciamo dai due premi
…


Friday, August 28, 2009

SFIGOBOY



Attenzione: Il seguente post potrebbe turbare gli animi più sensibili. Si prega la gentile clientela di Eternal Sunshine di munirsi di un secchio dove vomitare o anche di una buona dose di Xanax. Dling-dlong.
 
Dimenticatevi Bruce Banner e Hulk..il vero supereroe mutante c'est moi.

Ma a differenza dell'eroe Marvel, io non muto quando m'incazzo. E nemmeno mi escono artigli di adamantio dalle nocche delle mani (anche se adorerei follemente come super potere).

No, niente di tutto questo.

Io muto quando studio.

Ebbene sì. Un'inesorabile ma imprescindibile mutazione fisica.

Innanzitutto mi crescono i capelli. Non ci crederete, ma la mia evoluzione parte dalla sfera tricologica. Non c'è niente da fare, quando studio mi vengono i capelli lunghi. E la mia naturale chioma fresca e sbarazzina si trasforma in un terrificante toupè degno di Telespalla Bob. E poi non c'è shampoo che tenga: me li posso lavare anche 7 volte al giorno causandomi lesioni cutanee, ma mi rimangono unti e sebacei. Non ce n'è.

La seconda mutazione fisica, che si manifesta intorno al 3° giorno di studio, riguarda la mia epidermide. Non divento verde (ahimè), bensi la mia pelle solitamente di pesca (auhauhauh) si riempie di carinissime bollicine del diametro di un millimetro. Che il buttero sia con me.

L'evoluzione continua questa volta sul piano dell'annullamento di ogni dignità personale. Eh già. In realtà io la dignità e l'autostima l'ho rottamata anni e anni or sono, eppure il degrado psicofisico causa studio è di simpatica rilevanza. Innanzitutto divento pigiama dipendente. Nel senso che diventa realmente una mia seconda pelle. Mi alzo dal letto e nemmeno me lo tolgo: semplicemente lo copro con una felpa e un paio di pantaloni di tuta. E se per caso mi tocca uscire per qualche spiacevole inconveniente, non mi cambio affatto. Il primo giorno questa pelle artificiale può causare irritazione e stato d'ansia, ma dal secondo giorno in poi si rivela per quello che è: uno strato di flanella di morbida e ovattata tranquillità. La cura per il corpo lascia ovviamente il tempo che trova: quando studio dimentico di essere un ragazzo del XXI secolo, ma faccio come se vivessi in una fattoria della normandia medievale: assenza di condizioni igieniche, si mangia quello che si trova (carrube, carote e acqua del rubinetto a colazione), e si risponde a monosillabi alla gente dimenticando la grammatica italiana nonchè la buona educazione.

Il quarto mutamento si verifica lungo le mie dita affusolate da pianista cecoslovacco: improvvisamente diventano salsiccie roventi di carne viva, con piaghe e unghie martoriate (beh divorate lo sono sempre vita natural durante..), e sangue rappreso lungo i punti cruciali. I miei denti diventano aguzzi (un altro mutamento!) e mi traforo le membra anche con i molari. Sado o maso?

La quinta trasformazione è di recente acquisizione: nei primi miei anni di onorata carriera scolastica, lo studio era caratterizzato da una sana alimentazione e da bottiglie d'acqua sempre presenti sulla scrivania onde idratarmi e farmi sentire leggero e pieno di energia. E capitava anche che dopo una settimana/10 giorni di studio, mi ritrovassi anche dimagrito di 2/3 chili. Da un anno a questa parte, invece, le energie le prendo solo in un unico, incontrovertibile modo: mangiando la qualunque. Tutto ciò che sia commestibile (ma anche no..) e a portata di mano (perchè alzarsi dalla sedia comporta un inutile spreco di grassi saturi) diventa cibo. E via con la lievitazione del peso corporeo.

Ma il momento culminante in cui l'evoluzione di Filo arriva al suo apogeo è in sede di esame. Fosse mai capitata una volta in cui arrivassi davanti al docente fresco e rilassato e con un'aria intelligente e sofisticata. No. Io davanti al docente sono inguardabile. Capelli ingovernabili (ve l'ho detto che mi si allungano!!), occhiaie profonde da eroinomane (con annessi occhi impallati e rigorosamente di differenti dimensioni, chissà perchè), un pallore che non è bianco, ma verde (evviva in effetti divento anche io verde!), bocca impastata con fuoriuscita di sputacchi causa effetto cementite, alito pestilenziale causa mancata colazione causa fretta cronica e ritardo, e possibilmente solo in quel momento mi accorgo di aver messo la polo macchiata del vomito del mio cuginetto o di aver abbottonato la camicia con i bottoni tutti spaiati. E ovvio ho dimenticato il libretto universitario a casa.

Sam Raimi..cosa aspetti a scritturarmi!!

Il mio nome è Filo alias Sfigoboy! Da grandi poteri derivano grandi sfighe!

Per farvi comprendere come queste mutazioni hanno proprio caratteristiche misteriose e di provenienza ignota, devo concludere il blog-dramma. Tornato a casa dopo l'esame, mi sdraio sul letto..mi addormento..e quando mi risveglio, un paio d'ore dopo, sono tornato il Filo di sempre. Anche i capelli mi si sono accorciati!! Giurissimo!!

Ora voglio la tutina da X-Men. La voglio, la bramo, la desidero. Con la maschera (ma senza mantello, The Incredibles docet).

Sento già che sto mutando..

 

 



Che adorabili Halle Berry e la figlia Nahla!



Molto tenera quest’immagine che ritrae la piccola Nahla 16 mesi, mentre riposa sulla spalla della madre, l’attrice e premio oscar Halle Berry.Le due sono state fotografate mentre ieri si trovavano presso l’aeroporto Lax di Los Angeles. Ad accompagnare le sue amate donne, ci ha pensato il fidanzato e neo papà, il modello 33enne Gabriel [...]

Thursday, August 27, 2009

Locarno 2009, ottavo giorno



summer []

Mentre ci approssimiamo all’epilogo del Locarno International Film Festival, che coinciderà con la giornata di Ferragosto, anche oggi dedichiamo un pò di spazio al festival per raccontarvi il ricchissimo e interessante programma di questa manifestazione che anche quest’anno ha saputo ben bilanciare l’intrattenimento con la cultura cinematografica.

Oggi per il Concorso internazionale vi segnaliamo una pellicola di animazione giapponese, Summer Wars, stavolta il film non è un semplice omaggio o un evento speciale, ma parteciperà al concorso come miglior film.

La trama ci racconta di un ragazzo il cui avatar, l’alter ego digitale, si ribella e semina il panico all’interno di una città virtuale chiamat Oz, mettendo in pericolo l’equilibrio del mondo reale.Il regista classe 1967, Mamoru Hosoda, ha collaborato alla realizzazione di molte serie tv e di alcuni lungometraggi tra cui Digimon Adventure e One Piece: Baron Omatsuri and the Secret Island.

Proseguiamo questo sguardo sul festival segnalandovi tre film molto interessanti, per la sezione Ici et Ailleurs, il documentario italiano Grandi speranze, i registi Massimo D’anolfi e Martina Parenti si chiedono da chi sarà composta la futura classe dirigente italiana attraverso il quotidiano di tre imprenditori e uno sguardo al panorama industriale cinese.

Mentre per i due concorsi Cineasti del presente e Pardi di domani, da tenere d’occhio la co-produzione franco-svizzera TheMarsDreamers di Richard  Dindo, storie di uomini e donne statunitensi che sognano un viaggio sul pianeta Marte e il cortometraggio di Riccardo Bernascono Kiss Who.

In coda al post vi segnaliamo alcuni  link dove trovare tutti i trailer dei film in concorso, il trailer alternativo di Summer Wars, nonchè quello del dodicesimo lungometraggio dedicato alla  saga dei Pokemon proiettato in anteprima al festival nella sezione Manga Impact.

Trailers film Locarno 2009

Summer Wars trailer 2

Pokemon Movie 12



Michelle Obama e il suo Toywatch lilla



Vi avevamo già parlato di Toywatch, i bellissimi orologi amatissimi dalle star più modaioli e disponibili in tanti modelli e colori. Una prestigiosa fan del marchio si è rivelata anche la first lady attentissima alla moda Michelle Obama, che indossa sempre il modello Violet della Fluo Collection (foto qui sopra)La griffe Toywatch è di Mara [...]

Cristina Buccino e Claudio D’Alessio da Posillipo con amore



Da aspirante velina a nuova ereditiera nel programma di Carlo Conti. Cristina Buccino show girl calabrese di 23 anni, ha tutte le carte in regola per sfondar enel mondo dello show biz e anche l’amore sembra promettere bene per lei da quando è diventata l’inseparabile compagna di Claudio D’Alessio il primogenito del cantante partenopeo che [...]

Unico testimone, recensione